sabato 5 marzo 2016

cella 48





                                                              ( foto di Ileana de Simone )



Mi han beccato a rubare,
son dentro per questo.
Potevi insegnarmi
un mestiere più onesto!

Il mio eterno rivale
sa di cosa ho paura.
E' così per natura,
gode a farmi del male.

Da bambino mentiva
e sapeva ingannare.
A mia madre diceva:
"Lo farò raddrizzare!"

Ma quel fuoco che avevo
picchiava più forte,
prima le scassinavo,

ora conto le porte...

E ritorno a cantare,
anche senza parole,
anche se non ho voce.
L'ho persa le notti
urlando di uscire.

Ti ho sciupato,lo sai,
cara mia libertà.
Mi son messo nei guai,
qui non c'è dignità.

E da questa finestra,
sempre uguale da sempre,
le parole che ho in testa
mi scaldan la mente.

Ma se dentro tu muori,
non saprai com'è bello
poter correre fuori,
e non contro un cancello.

E ritorno a sognare,
anche senza cuscino,
anche se non ho sonno.
Non posso dormire
o non ne sento il bisogno.

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