Tu che mi parli,
senza guardarmi,
eppure mi trovi,
stani le ombre,
le rendi fertile luce.
Il tuo tormento
mi tenta come miele.
Più ti vesti,
più ti vedo:
nuda carne d'angelo.
Sei caduto,per me?
Allora ti terrò in volo,
sulle mie spalle lacere,
senza apparente fatica.
Ma quando ,esausta,
dovrò farmi da parte,
tu tornerai uomo,
io triste, triste cosa.
sabato 5 marzo 2016
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