Ecco una fotografia di uno stato d'animo in cui tutti siamo scivolati - se siamo vivi - almeno una volta , raccontato in forma di canzone : lei chiede notizie di quello che crede il suo amore disperato e , come in una tragedia di Euripide , il coro cerca di riportarla alla realtà cruda : " Ti sbagli...".Infatti al suo lui non pare importare granchè né di lei né del suo tormento e se ne va sereno per il mondo ,cantando per giunta.
Ma lei , innamorata persa marcia e cieca , insiste a trovare scuse e a mettere toppe dove non c'è nemmeno il buco ! Provo un senso di pietas e di rabbia insieme , non fraintendetemi : il pezzo è struggente e pure sottilmente ironico , Mina lo rende vero come solo lei può fare , il punto è che vengo fuori or ora ( difficile vestire di tempo un momento del cuore , forse son passati mesi , anni ,secoli o secondi ,mah! ) da una situazione simile e la cosa che mi infastidisce è che pare non ci sia cura per questo genere di disturbi , almeno io non l'ho trovata . Non importa rendersi conto che l'altro non ti ricambia , non è questo il vero punto. Sembrerebbe che quest'organo vagamente triangolare che abbiamo ( tutti ? mah...)sotto lo sterno non senta ragioni quando sanguina , gli si azzera tutto , impazzisce non so ,non distingue più la realtà dalla finzione e spera, spera, spera , anche quando sarebbe il caso di piantarla. Non ce la fa , non sarebbe più un cuore se ragionasse , no? Quindi , caro amore disperato , non ti meravigliare se un giorno dovesse capitare anche a te ( e qui scatta per forza il terzo "mah...") di sanguinare senza sosta : non si tratta di un'emorragia reale , ma - credimi- si può morire lo stesso.
Grazie Mina , sempre la più grande ( ma dalla De Filippi no no no no !).
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