Tu che sei per me la luna
che vedo sempre e mai raggiungo .
Tu che togli uno strato al giorno
da questo cuore inutile e solo .
Mi rimane la tua voce qui ,
triste e violenta , un canto che impreca .
Aspetto che il gelo ti copra ,
ma tu non sfiorisci , esplodi .
Mentre imparo la calma ,
preparo e nutro i miei giorni ,
stringendo al petto ricordi
e cacciando acide illusioni .
Sono grande , infinita e stanca .
Di rompere le dita contro i muri .
Di soffocare il piacere nel silenzio .
Di schiacciarmi il seno per svanire .
Un abbraccio , me lo potevi dare...
E invece un freddo addio ,
acre di disgusto e pena ,
e poi sei scomparso ,
coi miei versi aggrappati
alle tue splendide spalle .
che vedo sempre e mai raggiungo .
Tu che togli uno strato al giorno
da questo cuore inutile e solo .
Mi rimane la tua voce qui ,
triste e violenta , un canto che impreca .
Aspetto che il gelo ti copra ,
ma tu non sfiorisci , esplodi .
Mentre imparo la calma ,
preparo e nutro i miei giorni ,
stringendo al petto ricordi
e cacciando acide illusioni .
Sono grande , infinita e stanca .
Di rompere le dita contro i muri .
Di soffocare il piacere nel silenzio .
Di schiacciarmi il seno per svanire .
Un abbraccio , me lo potevi dare...
E invece un freddo addio ,
acre di disgusto e pena ,
e poi sei scomparso ,
coi miei versi aggrappati
alle tue splendide spalle .
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