martedì 27 marzo 2018

Mina - Il Mio Amore Disperato [MAEBA 2018]



Ecco una fotografia di uno stato d'animo in cui tutti siamo scivolati - se siamo vivi - almeno una volta , raccontato in forma di canzone : lei chiede notizie di quello che crede il suo amore disperato e , come in una tragedia di Euripide , il coro cerca di riportarla alla realtà cruda : " Ti sbagli...".Infatti al suo lui non pare importare granchè né di lei né del suo tormento  e se ne va sereno per il mondo ,cantando per giunta.
Ma lei , innamorata persa marcia e cieca , insiste a trovare scuse e a mettere toppe dove non c'è nemmeno il buco ! Provo un senso di pietas e di rabbia insieme , non fraintendetemi : il pezzo è struggente e pure sottilmente ironico , Mina lo rende vero come solo lei può fare , il punto è che vengo fuori or ora ( difficile vestire di tempo un momento del cuore , forse son passati mesi , anni ,secoli o secondi ,mah!  ) da una situazione simile e la cosa che mi infastidisce è che pare non ci sia cura per questo genere di disturbi , almeno io non l'ho trovata . Non importa rendersi conto che l'altro non ti ricambia , non è questo il vero punto. Sembrerebbe che quest'organo vagamente triangolare che abbiamo ( tutti ? mah...)sotto lo sterno non senta ragioni quando sanguina , gli si azzera tutto , impazzisce non so ,non distingue più la realtà dalla finzione e spera, spera, spera , anche quando sarebbe il caso di piantarla. Non ce la fa , non sarebbe più un cuore se ragionasse , no? Quindi , caro amore disperato , non ti meravigliare se un giorno dovesse capitare anche a te ( e qui scatta per forza il terzo "mah...") di sanguinare senza sosta : non si tratta  di un'emorragia reale , ma - credimi- si può morire lo stesso.

Grazie Mina , sempre la più grande ( ma dalla De Filippi no no no no !).

venerdì 23 marzo 2018

Chef...in Testa : quattro chiacchere con Francesco Testa , Chef di " Tana d'Orso " - Mustonate - Lago di Varese

Trattasi , cari lettori , di un'intervista particolare , direi quasi "multi-sensoriale" .Vi invito perciò ,nel leggerla, a seguirmi , a lasciarvi guidare come ho fatto io qualche giorno fa , in una mattina brumosa di lago , in mezzo a scuderie e dimore storiche , in un borgo sospeso tra passato e voglia di restare a pieni voti in un presente che lo merita .


Il mio traghettatore dei sapori è Francesco Testa, 48 anni , uno chef di indubbio fascino , occhi color carta da zucchero , eloquio spontaneo e tanta passione per il suo lavoro . Gestisce Tana d'Orso da quindici anni , a capo di un'allegra brigata rodatissima, tra cui citiamo Pasquale Bottino,Marco Belluzzo ( capo partita ai primi ), Aleandro (desserts , antipasti , garde -manger ).


L'ambiente è sobrio , pulito ,curato , familiare e vissuto ,a livello olfattivo mi ha dato l'impressione di entrare in quei rifugi di montagna, forse anche per i numerosi trofei di caccia appesi alle pareti , credo tutte corna di cervo , appartenuti al fondatore del Borgo di Mustonate.


Veronica , padrona di casa discreta e attenta , si muove con grazia tra la reception e i tavoli , puntuale e sollecita , elegante e professionale ,una figura fondamentale per l'ospite .
E poi c'è la grande protagonista di questo posto : la cucina . Ho cercato di condensare più di un'ora di conversazione in questo articolo che vi propongo , ma so già che per quanto mi sforzerò di servirmi delle parole per raccontare ciò che hanno recepito le mie orecchie,i miei occhi ed il mio "fiuto" , per ciò che riguarda quel che le mie papille gustative hanno assaggiato , lo potrete capire davvero solo sedendovi ad uno dei tavoli della Tana d'Orso.



C'era una volta uno studente che sognava di fare il pilota di aerei . Presto però la vita ( e lo zampino di una professoressa di francese molto esigente ) lo "indirizza" verso la scuola alberghiera dove affina , approfondisce e matura una passione per la cucina respirata sin dall'infanzia , grazie all'impegno culinario quotidiano della mamma di origini salernitane .
Il giovane Francesco per farsi le ossa viene catapultato poi nella Milano effervescente di moda , motori e cavalli mitici , tra eventi , catering ,mondanità de " la crème de la crème ", impara a destreggiarsi tra cucine sacre
( Marchesi ,Vissani ) e numeri di coperti sempre più imponenti...
Oltre alla Tana d'Orso ha anche creato ed avviato la Tana dell'Isolino , nella splendida location dell'Isolino Virginia ( il più antico insediamento palafitticolo dell’Arco Alpino e patrimonio mondiale dell’UNESCO ), prima di affidarla all'amico chef Luigi Lanzani . Ha recentemente aperto , o meglio riaperto , un locale storico di Varese, il Cuba 1954 , dove pure ci delizia con l'arte pasticcera perfezionata presso il grande Luigi Biasetto da Padova , inventore della mitica "Sette veli" ( non me ne vogliano gli amici palermitani della pasticceria Cappello ... ubi maior ... ).


Dopo tutte queste doverose hors-d'oeuvre , passiamo ai piatti forti , avvicinandoci all'essenza della cucina e della cultura di Francesco .
All'origine c'è la tradizione , la grande scuola , un nome su tutti quello del celebre Bartolomeo Scappi ( XVI sec. ),che a ben vedere era così all'avanguardia che alcuni suoi capisaldi ( la cucina con pochi grassi , l'attenzione per l'igiene e la pulizia ... ) fanno oggi parte della normale amministrazione della Gastronomia mondiale .
Poi c'è il territorio con i suoi prodotti e le sue ricette , quindi troviamo il pesce di lago ( persico, lavarello, luccio ) che dovrebbe sicuramente essere maggiormente tutelato ,valorizzato e pubblicizzato , tanto quanto l'ecosistema tutto del lago di Varese che potrebbe cessare di essere utilizzato come discarica e ritornare a popolarsi di specie ittiche e di barche di pescatori .
Una cucina fatta di piatti dai gusti forti e pieni , condimenti leggeri e la magica capacità di lasciare le materie prime il più possibile al naturale ,aiutandosi in questo con macchine moderne quali il Roner ( che consente per esempio alla carne di cuocere a circa 60 ° , una specie di frollatura sottovuoto ) o il Pacojet (uno strumento inventato da uno svizzero che permette con una sola operazione e in pochi secondi di sminuzzare, trasformare e mantecare una base precedentemente congelata ).
Quando si tratta di stupirci , chef Testa non si tira indietro e ci svela che molte sue preparazioni rispettano alla lettera i dettami dell'antica tradizione .
Parliamo di salse in cui il glutammato è bandito , dice testualmente : " ...per fare una demi-glace parto dalla salsa spagnola ,faccio il fondo bruno chiaro, una Périgourdine al tartufo , al Porto , una bordolese,servono svariate ore di cottura e procedimenti antichi ; così anche per quanto riguarda la salsa di pomodoro ,o il pane e la pasta fatti in casa ,utilizzando buone farine e materia prima di qualità ,tipo il pomodoro Siccagno ".
In questa ricerca lo chef può contare anche sull' Alleanza con Slow Food , un progetto che si basa sull’impegno per la tutela della biodiversità agroalimentare, per la salvaguardia dei saperi gastronomici e delle culture locali .
Sentiamo ancora direttamente le parole di Francesco :
" Cucinare ,proporre un cibo è entrare -attraverso la bocca-nel corpo delle persone , dunque occorre pulizia , ordine ,conoscenza anche delle intolleranze o delle malattie legate al cibo , diabete , celiachia per dirne alcune.Collaboro con l'Associazione Adiuvare che si occupa di aiutare i ragazzi affetti da diabete , facciamo serate e incontri , degustazioni in cui presento piatti leggeri ma gustosi,e i bambini sono molto attenti ,capiscono quanto sia importante imparare ad alimentarsi correttamente ".Guadagnarsi la fiducia del cliente , lavorare con umiltà e dedizione senza dimenticare di far quadrare i conti , di gestire la cucina e i collaboratori, c'è tanto dietro un piatto , dietro un locale come Tana d'Orso.Alcune magìe mi resteranno sicuramente scolpite nella memoria perchè penso non mi capiterà spesso di sentire parlare della creazione di un piatto come

  • il Secreto ( una carne particolare , un taglio alto sotto l'ascella del maiale iberico ) che viene cucinato in tre fasi : 16 ore a 65° ( col Roner ) poi grigliato ed infine passato in forno. Servito con un rametto di rosmarino e condito con olio caldo , in bocca si scioglie come burro e il sapore sembra quello di una costina alla brace...



  • Il pacchero alla milanese , condito con un ragù di ossobuco...
  • Il tortiglione ripieno di mozzarella e capocollo ,con una crema di farro ,gocce confit di pomodoro dolce,olio alla liquirizia e sopra - alla grande ! -un gambero al cognac ...
Avete già l'acquolina , lo immagino ,e pensare che il ristorante ,seppur collocato in una splendida cornice di campi all'inglese a perdita d'occhio ,in un ambiente tranquillo e rilassante , dista pochi Km dall'autostrada . I costi non sono proibitivi e se passate il check-in di Giada , la cagnolina che dalla sua poltrona all'ingresso , filtra gli avventori della Tana e di fatto gestisce il locale... vale certo la pena di fare un giro tra le pietanze di Francesco .
Ma affrettatevi però : il menù cambia ogni mese e mezzo.
Parola di Chef!



domenica 18 marzo 2018

Report n.5

Astronave Madre ,

dopo la presa di coscienza è normale un calo energetico , un senso di svuotamento emozionale . Apro le porte del mio cuore che avete voluto così simile agli umani ... e che mi sta dando praticamente solo guai e frustrazioni nell'ultimo periodo. Ma qui dicono " Domani è un altro giorno e si vedrà" e penso di seguire il dettame alla lettera. La vita coniugale è ridotta all'osso : si dorme separati , si mangia separati , non si parla e si finge che tutto vada " bene" . Ciò è dovuto al fatto che la prole necessita delle figure genitoriali o solo perché la donna , in questo caso specifico io , non ha l'indipendenza economica necessaria ? Questo è un punto dirimente , a mio avviso , e vi terrò informati sugli sviluppi in questa direzione . Per il resto , messa una pietra sopra le disavventure con il maschio artista , non mi rimane che dedicarmi a ciò che mi piace fare e a resistere (calma il più possibile) alla tempesta che mi si para innanzi .
Altre femmine son passate dove sto camminando adesso , non conta se hanno avuto occhi neri o lividi più nascosti , il succo è il medesimo . Non voler stare dove ti mettono le convenzioni ha il suo bel prezzo , diciamo che il mercato sta mutando ma le quotazioni sono ancora troppo alte per la maggioranza di noi !
Occorre senso pratico ed una meta chiara stampata in testa . La mia sembra essersi definita in questi termini : desidero vivere libera e felice.
Un abbraccio alle mie stelle lassù che sempre mi guideranno , siete nel mio cuore (umano?) più brillanti che mai!

venerdì 16 marzo 2018

Report n.4

Ieri ce l'ho fatta , ho trovato una briciola di quell'audacia che cercavo da tempo e gli ho parlato . Come avrei dovuto fare parecchi anni fa , invece di rimandare il confronto nella speranza segreta che lui cambiasse , che mi venisse incontro , che crescesse...
Difficile che un uomo cambi , lo diceva anche Mimì ( Mia Martini per i pochissimi che non lo sanno ), e questa considerazione mi martellava il cervello come un mantra : " Può solo peggiorare , può solo peggiorare "...
Mi sono vista , come in un film russo di Ėjzenštejn , con un'espressione drammatica e disperante , volgermi verso i miei primi quarant'anni e rivolerli indietro , tutti e subito . Poter tornare al bivio dove imboccai la via sbagliata ( come riconoscerla ? era quella apparentemente più " sicura " - merda! ).
No , dai non voglio rimpianti , mi ritengo soddisfatta della persona che  a fatica (e contro ogni pronostico) sono diventata . Ciò che mi preme sottolineare è invece il fatto che farsi fregare la vita da un'illusione , da una speranza che coltivi in solitudine e che ti canti la sera come fosse una rincuorante ninna-nanna  ,non risolve nulla ed annacqua il brodo di un'esistenza flaccida .
Vi sembrerà assurdo , ma il solo fatto di aver preso coraggio ed essere stata totalmente sincera prima di tutto con me stessa , ha modificato da subito la mia posizione nel mondo. 
Da vittima silente e complice , oggi son rinata come essere umano che ammette di aver fatto un enorme errore di valutazione e pretende una seconda chance !
E vi dirò di più : se questa seconda opportunità non mi sarà offerta , giuro - per dio! - che me la prenderò io stessa ,a morsi !
Passo e chiudo .

giovedì 15 marzo 2018

Joan Baez - Diamonds and Rust (original)

...che coppia...testo aderente quasi incollato al vero !

We're just a little bit of history repeating.

mercoledì 14 marzo 2018

Mattina musicale

Bello iniziare la giornata scrivendo a quattro mani un pezzo ! Quando ti arriva un'idea e la vedi trasformarsi nella testa e nelle sue dita agili sulle corde , cantare insieme e percepire intorno un comune sentire . Trovarsi a condividere un momento di particolare intesa , come se ci fossimo dati un appuntamento da lontanissimo e solo oggi si fosse arrivati al punto concordato . La sua Stratocaster avorio era il terzo incomodo perfetto per questo rendez-vous d'anime , seguendoci passo passo col suono diffuso dall'amplificatore fedele. Sarà stato il tema della canzone , sarà che la primavera incipiente ci contagia , sarà la voglia di provare ad osare divertirsi , non so , ma le ore son volate come ali di fata ,  in armonica leggerezza  .
A breve su questo blog  nuovi spunti , un'intervista ad un grande chef e ... molto altro !
Grazie Guido per lo slancio e la pazienza , nonché la capacità preziosissima di sapermi prendere dal verso giusto...

lunedì 12 marzo 2018

Report n.3

Astronave madre ..................345235476528§°çé*^?@#ù

mi ricevi?

Ho la batteria scarica e pochissimo spazio sul disco rigido.
Purtroppo nuove vicende mi hanno costretto lontano dalla mia postazione radio.
Marito azzoppato.
Figli malati.
Ho tamponato uno con lo scooter , veramente è lui che mi è venuto addosso - ero ferma- ma la polizia locale ha detto "trattasi di mancata precedenza" e quindi...cosa importa se tutto è avvenuto a causa di uno di quei cazzo di grossi Suv impiantato in mezzo alla strada? Si vede proprio che vengono da un altro pianeta questi terrestri... pensare che da noi mi avrebbero persino dato una medaglia al valore civico . Certo perché , se non si fosse fermato sul muso della mia auto , con tutta probabilità il Flavio  si sarebbe impastato sul Suv bianco che invece di star dietro alla linea dello stop era mezzo fuori , il cretino !
Anyway ,
ho il cuore spappolato che ancora non si dà pace e l'unica cosa che desidererei sarebbe restarmene da sola  , come diceva quella cantante ...(" Vorrei due ali d'aliante per volare sempre più distante...").
Prego dio che arrivi presto la notte per poterti sognare e ogni mattina mi sveglio col magone di un giorno in più senza te .
Senza te .
Che condanna idiota ,che inutile spreco di tempo e di unghie rosicchiate e pellicine strappate e labbra morsicate e cioccolata a manetta e voglia di fare come se tutto mi scivolasse.
E non scivola per niente . E non sto meglio e questo tempo terrestre non mantiene le promesse di guaritore , anzi!
Un battito di ciglia e sarei lontana mille miglia spaziali da tutto questo dolore che mi avvinghia. Ma quanto è dolce soffrire se sei tu che mi fai morire! Amo anche odiarti . Potresti almeno fingere di stare male anche tu , invece so che sei bello in forma e nemmeno ti ricordi di me e se ti guardano negli occhi ( quei fortunati che possono farlo ! ) non un bagliore di nostalgia per me vi si legge , non un fremito di tenero abbraccio , solo disprezzo e triste pietà .
Ho persino implorato un tuo amico di intercedere per me , di recarti un messaggio , di dirti che ho bisogno di parlarti . Non lo farà . Di certo mi avrai fatto terra bruciata intorno , e dato della pazza fottutissima ossessionata ,una fuori di melone insomma .
Non mi puoi capire , terrestre .
Stupida io che pensavo tu fossi diverso ... ( " Almeno tu nell'Universo...") dai tuoi simili.
Astronave madre , ho finito l'ossigeno . Non quello dei polmoni , ma quello del cuore .
Aiuto , help me , S.O.S. !

Arriverà l'autunno

  Arriverà l'autunno, con le piogge e i suoi odori ed io ti avrò scordato. Perché mi attraversasti il cuore in lungo e in largo, senza a...