giovedì 7 giugno 2018

Ode alla lentezza

Cara dolce mia indolenza
che mi salvi dalle mode,
dal frenetico che rode
se gli dai la precedenza.

Passa pure amico mio ,
non curarti se rallento,
ho capito già da tempo
come sono fatta io .

Mi scanso , passo la mano
evito sempre le liti :
visto? Ci siamo capiti
anche se parli più piano.

Rozza e pacchiana è la fretta ,
dea di mercanti e ladroni ,
eppure di tanti coglioni
cui la creanza difetta .

Pigra son stata da sempre ,
lenta a capire e ritrosa .
Ora m'è dolce la cosa
dell'andar contro corrente .

Quindi di notte mi attivo ,
quando la gente riposa ,
sola mi beo e sì scrivo
che 'l core mio più non posa .

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