giovedì 5 maggio 2022

Dolce follia


a Lucianino


Se non abbracciassi di tanto in tanto

la mia dolce follia,

madre di mani aperte dove

stanco il cuore in carezze infinite,

vivrei come chi non sa sognare

per paura di restare fuori.

Io che son nata al di là,

tra sbotti di solitudini care

e slanci cosmici di amore.

Non ho rabbia, odio non ho

se non per le crociate di ieri

e di oggi e per tutti gli impettiti

convinti di essere così

alti e sì potenti sopra me.

Anima immersa che lasci

intravedere altro che tessere

di uno spaventoso mosaico,

l'orrido mio roccioso

rifugio di diseredati.

Ecco ti accolgo figlio,

gemma fragile che scalpiti

e le tue dita sfuggono,

farfalle impazzite nell'aria

e occhi puri su codesto mondo,

spalancati di ansie ridicole.



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