domenica 16 febbraio 2020

Le indagini del Cinghiale : Space boy - Capitolo 1

Si diceva in giro che le fosse stato trapiantato il cuore di un maiale , a causa di una malformazione congenita . Era una ragazza piacente , sulla trentina . Capelli biondi , mossi , un fisico a mela che le conferiva un portamento maschile , a tratti marziale .I due occhietti vispi e leggermente ravvicinati facevano da sponda ad una bocca sottile e ad un naso un po' aquilino  . Nel complesso non era male , la voce tradiva ogni tanto punte d'ansietà che le sfuggivano al controllo pressoché totale esercitato dalla mente . Un cervello matematico , pratico e reattivo le consentiva di svolgere il suo lavoro di contabile al meglio .Giravano parecchi maschi nell'ufficio al piano rialzato , ma lei pareva essere interessata ad uno solo , al quale riservava la maggior parte delle attenzioni e di quelle risate - tra la strega e la zitella acida - e che erano appunto uno dei momenti in cui perdeva l'abituale aplomb .
Il fortunato era un ragazzone sui due metri e spalle da armadio blindato , un'aria perennemente imbronciata e timido come una mammola . A dispetto dell'aria da bifolco , possedeva il linguaggio e i modi di un damerino , particolare questo che non di rado produceva nell'interlocutore un certo stupito imbarazzo . Sembrava un cinghiale col frac .
Tra i due giovani suini era quindi normale aspettarsi una certa affinità , come se si fossero fiutati .
Un pomeriggio assolato di fine giugno , si trovavano soli alle rispettive scrivanie , quando un terribile suono li destò dal torpore del post - pranzo . Uno di quei suoni di cui non percepisci subito l'origine , ma che riconosci come urgenti e tremendi . Era una voce di donna , un grido straziante , come una coltellata e proveniva da fuori . Era successo sicuramente qualcosa di terribile a pochi passi da loro , in strada .
Il ragazzo-cinghiale guardò cuor-di-maiale ed uscì con un balzo .
Lo spettacolo era raccapricciante , ciò che mai nessuno dovrebbe guardare appena dopo aver mangiato . Non ebbe nemmeno il tempo di chinarsi e tutto il contenuto dell'abnorme stomaco cadde sul ciglio della strada e soprattutto sulle sue scarpe di tela .
Un corpo giaceva a terra , smezzato all'altezza del ventre e parte dell 'intestino si stava riversando sull'asfalto , sotto gli occhi atterriti dei pochi astanti .
Era come se un'enorme taglierina avesse tranciato quel povero sventurato e si fosse poi smaterializzata . Non c'era altro che quel taglio netto a ricordarne il passaggio .
Il Cinghiale si diede una pulita alla bocca col suo fazzoletto di percalle e , ancora sconvolto , si avvicinò al mezzo-busto .

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