Ho solo questa voce,
ridicola e misera,
per ingaggiare guerre
e sfide che perderò.
Non coglie plausi,
semina dubbi,fomenta
passioni sterili che sfumano.
Eppure la spingo su
fin dove non vedo,
la trucco ,camuffo l'orrore.
Di un solo mi cale,
uno che latita e sputa, un serpe sempre pronto,
un fantasma di antico corso.
Egli c'è nell'ombra del dubbio,
cresce nelle crepe d'ansie logore.
Egli scarnifica questo oggi,
infetta e mastica ciò che sarà
a palate,egli vive ancora
e solo per ricordare
che sono illusa feccia,
scarto che vaneggia!
mercoledì 21 settembre 2016
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