venerdì 2 febbraio 2018

Il libraio di Selinunte, Roberto Vecchioni...due parole sull'Arte


Ascoltare il testo di questa splendida canzone , quasi come fossimo ninnàti dal dolce malinconico sapore del mare e della musica , mi trasporta lontano e mi offre spunti di riflessione . Questo il grande potere delle canzoni , se son fatte bene , ti guidano ed insieme al miele della melodia ti danno il fiele di un'altra illusione condivisa . Soffrire in due è meglio , pare suggerirci il cantastorie . Tragici destini e storie di eroiche esistenze intensamente vissute , ora che ci penso c'è un altro bel pezzo che parla di un libraio : "L'uomo dei libri" ( di Fabio Miani ) .
Un libro può essere il compagno perfetto di molte situazioni e ci sorregge confortandoci ,offrendoci slanci o mostrandoci la via . Non è semplice suggerire una lettura e spesso quando mi chiedono consigli su poeti o romanzieri cerco di glissare il più possibile . Ma oggi sono in vena ,per così dire, materna... e vi svelo un piccolo segreto mio per capire se l'autore che ho in mano funziona o meno per me e per quel momento ... è un trucchetto che vale anche per la musica e le arti figurative , a mio giudizio , infatti , i critici stanno bene dove stanno : dietro una scrivania a rosicare.
Allora, è " vostra " se mentre leggete ,ascoltate o guardate un'opera quale che sia , ci sentite dentro l'autore e la sua volontà di uscire da sé per creare qualcosa che prima non esisteva , come fosse un dono troppo importante per non condividerlo con gli altri , se percepite questa nascita e venite proiettati in una dimensione differente dalla solita in cui campate quotidianamente , ma in un certo qual senso impercettibilmente simile , come ci fosse un humus genetico che ci comprende e verso il quale è confortante tornare.
Ma che ne sanno i critici delle voragini che si aprono sotto i piedi e di come ci si sbatta fino a perdere le forze per colmarle con toppe imbastite a lacrime e capogiri ?
W l'arte .

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