e le hai erette tu, secoli fa...
Nel tuo solenne castello lì,
ti senti sempre la ragione dentro.
"Ecco un altro questuante alla porta...
Che vorrá l'ennesimo scocciatore?
Gli daró le solite due gocce
e che se le faccia bastare sta volta!"
Ero un cieco in cerca della tua luce
e tu mi hai umiliato, ancora.
Ero uno storpio che sognava
sulle tue
gambe di saltare nell'immenso.
Ero un assetato ed hai riso
delle mie mani aperte, indifese.
Avevo un amore che mi scorreva
come limpida linfa,
ne hai fatto putrida pozza
stamani.
"Ecco il signore si annoia,
presto:
un giro di valzer
e la giovin da scorrazzo!"
Oh gente dappoco!
(Oh ombre antiche,
quanta più fiamma in voi!)
Non potrò nemmeno morta
vergognarmi di amare.
Non vorrò giammai da viva
mendicare ancora amore!